lunedì 24 febbraio 2014

Matteo Renzi e la TAV Torino-Lione

E senza visione Paese, nessuna visione Futuro. Al nuovo premier un augurio: che domani non ci ritroviamo a ritwittarci questo storico segno di raggiunta consapevolezza, essendo andati fino in fondo a un'operazione dissennata il cui peggio si può ancora evitare e che - sapendo avremmo dovuto stroncare - abbiamo ciecamente perseverato a volere.


venerdì 21 febbraio 2014

Oggi 22 febbraio, in tutta Italia la protesta NoTav

In tutta Italia oggi si manifesta per far cadere accuse di terrorismo e si raccolgono fondi per aiutare il Movimento NoTav a sostenere ingenti spese legali. A Torino mobilitazioni in 6 piazze cittadineInutile ricordare come la linea TAV Torino-Lione sia osteggiata dagli abitanti della valle non solo perché "nel loro giardino". E' anche spreco enorme di denaro pubblico, per un'opera di grave impatto ambientale non giustificata da alcuna reale esigenza essenziale, visto che il traffico commerciale su questa tratta è in costante diminuzione. E proprio mentre il movimento NoTav aderisce alla lista Tsipras con la richiesta di fermare i finanziamenti europei a un'opera devastante, mentre popolazioni della valle e sindaci si riuniscono discutendo democraticamente e pacificamente, 3 lettere di presunti terroristi arrivano all'Ansa con (le solite) minacce di morte. 
Che c'entra tutto questo con la battaglia NoTav? Questi sono folli o provocatori che ben si inquadrerebbero in collaudate strategie che hanno una lunga storia (e che alcuni orchestratori  del passato hanno perfino orgogliosamente rivendicato). Ma la storia si ripete, se non lo teniamo in conto non impariamo niente. Chi pensa la violenza sia produttiva sbaglia, e chi fa di tutt'erba un fascio impari a distinguere. Non è accettabile che una protesta sofferta che si basa su preoccupazioni e dati documentati venga criminalizzata e che si accetti con leggerezza che azioni di contestazione, per quanto a volte esasperate, vengano ascritte a "terrorismo".

Le proteste vengono represse duramente e le accuse possono essere esagerate o pretestuose; ora la procura di Torino sez. Susa ha avuto la mano pesante anche con sanzioni economiche (l'ordine è di pagare entro pochi giorni la cifra di ben 215.000 €). Come scriveva “La Stampa” già il 22 settembre 2010, “il ricorso alla causa civile contro i NoTav potrebbe diventare uno strumento di dissuasione utilizzabile dai soggetti incaricati della progettazione o dell’esecuzione dei lavori per contenere la protesta”. E infatti il Movimento NoTAV sta già sostenendo pesanti oneri per le difese legali di oltre 400 persone indagate. Chiede dunque aiuto con questo appello: "la solidarietà da varie parti d’Italia ha già raccolto circa 120.000 euro, altri stanno arrivando ma bisogna raccoglierne ancora quasi 100.000non possiamo farcela da soli. Per questo chiediamo a quelli che ci sostengono di aiutarci economicamente in modo da consentirci di resistere ancora. Ogni donazione è preziosa, anche di soli 10 €".

venerdì 14 febbraio 2014

One Billion Rising in Piemonte

Oggi, 14 febbraio, San Valentino d'amore e per la giustizia: prima si va a ballare, e poi a cena. Ecco gli appuntamenti per danzare contro la violenza:

TORINO: Via Pio VII ore 18.00 
AOSTA: Via De Tillier ang. Via Croce di città ore 18.00 
BIELLA: Fontana Fons Vitae, V.le Matteotti ore 17.30
CUNEO:  Piazza Galimberti - Piazza Virginio ore 18.00
IVREA:    Piazza della Città ore 19.00  
MEZZOMERICO:  Piazza Municipio ore 17.30
OMEGNA: Pzza Salera ore 11.00
TORRE PELICE:  Via Repubblica 2 ore 18.00
VENARIA REALE:  Presso Centro Commerciale I Portici ore 12.00 
VERCELLI: Circolino di Porta Torino, ore 18.30  

mercoledì 12 febbraio 2014

Riflessioni delle donne sulle giunte 50e50: un report dal primo incontro a Torino

Sul progetto di avviare una valutazione sulle giunte 50e50 giunte a metà mandato, a partire dalle esperienze delle donne: pubblichiamo di seguito, per esteso, il report del primo incontro svoltosi a Torino, messo a punto dal Collettivo Civico delle donne per il Comune di Torino e dal Laboratorio Politico di TorinoNon si tratta di una relazione riassuntiva, ma letteralmente di una sorta di sintetico verbale che rende conto degli interventi fatti in quella prima occasione. Va da sè che le opinioni qui riportate sono di responsabilità delle singole persone che le hanno espresse (e non sono necessariamente condivise dalle altre partecipanti alla riunione); le proponiamo a tutte come primi spunti e idee reciprocamente proposti, sulle quali fondare una prima riflessione.

Erano presenti alla riunione donne di: Casa delle donne (To), Circoscrizione 8 (To), Collettivo Civico delle donne per il Comune di Torino, CRPO, Giunta del Comune di Torino, Libreria delle donne (Mi), DOL’S, Donne in quota (Mi), Galleria delle donne, Laboratorio Politico Torino, Consiglio della Regione Piemonte, Rete donna, Rete delle Reti, Rivista Marea, Scambiaidee, Udi 3°Millennio

INTRODUCONO:
Per il Collettivo Civico, Pierangela Mela
Il Collettivo Civico delle Donne per il comune di Torino ha una sede itinerante e un’identità collettiva ove si riconoscono e raccolgono donne singole, delle associazioni, del Movimento delle donne per affrontare temi di rilievo politico e seguire i rapporti con le istituzioni, in particolare con il Comune di Torino. Il Collettivo Civico  nato in occasione dell’ultima tornata delle elezioni amministrative, da allora si ritrova con regolarità quasi tutti i mesi. Tiene i contatti con le donne che operano dentro le istituzioni interessate a restare in relazione con il Movimento delle donne della città.

Per il Laboratorio Politico, Laura Cima
Spiego brevemente il lavoro del Laboratorio politico di Torino:  nato un 8 Marzo di 3 anni fa in cui c' stato a To uno strano corteo per metà di studentesse con i loro compagni (AlterEva)e per metà con donne NOTAV. Noi femministe più o meno storiche facevamo da cerniera. L'esigenza era quella di mettere in discussione la politica delle donne dentro e fuori le istituzioni, anche quelle di parità con cui abbiamo avuto un incontro a livello reg.le. Il seminario Politiche in-differenti  stato fatto con CIRSDE e CSPF e con elette, nominate e responsabili di partito. Poi ne abbiamo fatto un altro sulla formazione con Pogliana, federmanager, camera di commercio e università e abbiamo proposto a regione e provincia corsi di alta professionalità per donne e sono stati presentati progetti su bandi europei. Con Almateatro abbiamo un progetto diffusione sulle circoscrizioni. Vogliamo rompere steccati e attraversare appartenenze. Abbiamo proposto questo confronto la cui esigenza  nata a Caranzano con la tre giorni su Politica:sostantivo femminile e proponiamo di confrontarci su come le donne hanno cambiato (o no) la politica delle amministrazioni, quali progetti e quali metodi nuovi? quali confronti con le donne di movimento, quali boicottaggi maschili, quali rapporti con sindaco e consigliere/iquesiti intorno ai quali avviare il confronto stasera.

INTERVENTI