In tutta Italia oggi si manifesta per far cadere accuse di terrorismo e si raccolgono fondi per aiutare il Movimento NoTav a sostenere ingenti spese legali. A Torino mobilitazioni in 6 piazze cittadine. Inutile ricordare come la linea TAV Torino-Lione sia osteggiata dagli abitanti della valle non solo perché "nel loro giardino". E' anche spreco enorme di denaro pubblico, per un'opera di grave impatto ambientale non giustificata da alcuna reale esigenza essenziale, visto che il traffico commerciale su questa tratta è in costante diminuzione. E proprio mentre il movimento NoTav aderisce alla lista Tsipras con la richiesta di fermare i finanziamenti europei a un'opera devastante, mentre popolazioni della valle e sindaci si riuniscono discutendo democraticamente e pacificamente, 3 lettere di presunti terroristi arrivano all'Ansa con (le solite) minacce di morte.
Che c'entra tutto questo con la battaglia NoTav? Questi sono folli o provocatori che ben si inquadrerebbero in collaudate strategie che hanno una lunga storia (e che alcuni orchestratori del passato hanno perfino orgogliosamente rivendicato). Ma la storia si ripete, se non lo teniamo in conto non impariamo niente. Chi pensa la violenza sia produttiva sbaglia, e chi fa di tutt'erba un fascio impari a distinguere. Non è accettabile che una protesta sofferta che si basa su preoccupazioni e dati documentati venga criminalizzata e che si accetti con leggerezza che azioni di contestazione, per quanto a volte esasperate, vengano ascritte a "terrorismo".
Che c'entra tutto questo con la battaglia NoTav? Questi sono folli o provocatori che ben si inquadrerebbero in collaudate strategie che hanno una lunga storia (e che alcuni orchestratori del passato hanno perfino orgogliosamente rivendicato). Ma la storia si ripete, se non lo teniamo in conto non impariamo niente. Chi pensa la violenza sia produttiva sbaglia, e chi fa di tutt'erba un fascio impari a distinguere. Non è accettabile che una protesta sofferta che si basa su preoccupazioni e dati documentati venga criminalizzata e che si accetti con leggerezza che azioni di contestazione, per quanto a volte esasperate, vengano ascritte a "terrorismo".
Le proteste vengono represse duramente e le accuse possono essere esagerate o pretestuose; ora la procura di Torino sez. Susa ha avuto la mano pesante anche con sanzioni economiche (l'ordine è di pagare entro pochi giorni la cifra di ben 215.000 €). Come scriveva “La Stampa” già il 22 settembre 2010, “il ricorso alla causa civile contro i NoTav potrebbe diventare uno strumento di dissuasione utilizzabile dai soggetti incaricati della progettazione o dell’esecuzione dei lavori per contenere la protesta”. E infatti il Movimento NoTAV sta già sostenendo pesanti oneri per le difese legali di oltre 400 persone indagate. Chiede dunque aiuto con questo appello: "la solidarietà da varie parti d’Italia ha già raccolto circa 120.000 euro, altri stanno arrivando ma bisogna raccoglierne ancora quasi 100.000; non possiamo farcela da soli. Per questo chiediamo a quelli che ci sostengono di aiutarci economicamente in modo da consentirci di resistere ancora. Ogni donazione è preziosa, anche di soli 10 €".
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