martedì 1 novembre 2016

Verso il 26 novembre: appuntamenti da Torino a Roma / e ritorno

1 donna su tre ha subito violenza fisica e/o sessuale e il 38% degli omicidi di donne a livello mondiale sono commessi dal partner. Gli effetti della cultura patriarcale, maschilista, machista li viviamo tutti i giorni: come? quando? 
quando a causa dell’obiezione di coscienza ci viene negata la possibilità di abortire in modo sicuro, quando non ci lasciano accedere alla contraccezione di emergenza, quando i nostri stipendi sono inferiori a quelli degli uomini a parità di livello, quando i posti dirigenziali sono prevalentemente maschili, quando i ruoli di cura sono prevalentemente femminili, quando ad un colloquio di lavoro ci chiedono se abbiamo dei figli, quando ci viene detto che se ci stuprano è perché ce la siamo cercata, cercando di limitare la nostra libertà di attraversare le strade, quando tentano di uniformare la nostra sessualità e identità, quando filmati di donne stuprate raccolgono un numero altissimo di “mi piace” sui social, quando nei processi per stupro ci interrogano come imputate, quando i puniscono se ci difendiamo dalla violenza, quando non finanziano i percorsi di autonomia delle donne, quando ostacolano la diffusione di una cultura delle differenze nelle scuole e quando veniamo aggredite perché non eteronormate. 
La violenza di genere ci riguarda tutte/tutti/tutt*. 
I Mass media raccontano le violenze contro le donne spettacolarizzando e strumentalizzando le cronache degli “orrori”, le istituzioni ripropongono con il fertility day le politiche riproduttive del ventennio fascista, non si affronta mai il problema della violenza contro le donne per quello che è: come culturale e strutturale. 
Contro la vittimizzazione, siamo donne in lotta come le nostre sorelle argentine, spagnole, polacche, kurde, notav e le donne di tutto il mondo che quotidianamente sopravvivono alla violenza misogina, lesbofobica, razzista e transfobica. 
La violenza è diffusa e quotidiana e anche la nostra risposta lo sarà. In un mondo che ci vuole dominare, la lotta e l’autodifesa delle donne sono la riposta, lo strumento, la via per rivendicare i nostri spazi. Unite e determinate, costruiremo una giornata di mobilitazione nazionale, un corteo che attraverserà Roma imponendo con forza il nostro protagonismo e le nostre rivendicazioni. Senza bandiere di partito e di sindacato, senza rappresentanza istituzionale, faremo sentire la nostra voce e ci riprenderemo le strade per ribadire che la lotta contro la violenza di genere non è una ricorrenza annuale ma la nostra priorità quotidiana. 


Prossimi appuntamenti da Torino a Roma
5 novembre: Casserolata rumorosa, ore 20.00 Largo Saluzzo, Torino 
8 novembre: Assemblea cittadina, ore 18.00 Cavallerizza, Torino 
26 novembre: Corteo nazionale contro la violenza maschile sulle donne, ore 14.00 Roma 
27 novembre: Tavoli di discussione e workshop, Roma; qui > per le iscrizioni ai tavoli 
iniziamo a organizzarci, incontriamoci, discutiamo ogni giorno, nei nostri luoghi di esistenza, di studio, di lavoro, di volontariato, ovunque.

La rabbia è la nostra forza. La solidarietà è la nostra arma 
Assemblea Antisessista Torino per #NonUnaDiMeno

Info: www.nonunadimeno.wordpress.com
contatti: assemblea-antisessista@autistici.org 

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